Note allo spettacolo
La donna come campo di battaglia è una pièce realista, stila la sua sostanza da un dramma reale fra gli infiniti legati alla guerra nella ex- Jugoslavia.
Sono le donne a parlare.
La vicenda narrata, un singolo caso di stupro, non differenzia queste donne dalle altre migliaia di donne vittime di violenza, al contrario, le rappresenta tutte.
Con un linguaggio adatto all'orrore dei tempi, ma non per questo svuotato di levità e ironia si manifesta il fluire della vita attraverso l'assurda e insondabile violenza della guerra, di tutte le guerre.
Matéï Visniec, nato nel 1956 in Romania, da oltre venti anni risiede a Parigi dove lavora come giornalista per Radio France Internationale. Nel settembre del 1987, dopo aver scritto oltre venti drammi sistematicamente censurati dal regime comunista, Visniec ha infatti chiesto asilo polito alla Francia, adottando il francese come lingua della sua opera letteraria. Dopo la caduta di Ceusescu (1989), è diventato uno degli autori più rappresentati in Romanida dove, nell'ottobre del 1996, il Teatro Nazionale di Timisoara gli ha intitolato un festival. In quell’occasione, dodici compagnie hanno rappresentato sue opere. Le pièse di Visniec sono state tradotte e messa in scena in oltre venti paesi. Numerosi i premi e i riconoscimenti a lui conferiti da prestigiose istituzioni.