Ci
aspettavamo molto dal nuovo disco di Bocephus King, vuoi perché erano
passati oltre due anni dal successo di The Blue Sikness e vuoi
perché la ristampa dello splendido Joco Music, il primo disco
ufficiale dell'istrionico cantautore canadese, aveva confermato
attraverso canzoni come On The Hallelujah Side, Junita e The
Haunting of A New York Moon quanta classe ci fosse fin dall'inizio.
Così, prodotto in proprio e senza un contratto discografico,
è finalmente uscito All The Children Believe in Heaven, un
disco volutamente diverso che spiazzerà molti dei suoi fan italiani.
Premesso che il disco è tutt'altro che brutto, non mancano anche questa
volta rif geniali e ottime canzoni, e fermo restando che i testi di
Bocephus King hanno poco da invidiare a quelli di Van Morrison o Tom
Waits, qualche perplessità l'ha però suscitata anche in noi. Più
semplicemente credo non ci aspettassimo un disco così da lui ed è per
questo che abbiamo voluto intervistarlo per Backstreets. Jamie Perry,
noto a tutti come Bocephus King, si è dimostrato disponibile come
sempre, un vero fiume in piena che non risparmia frecciate a nessuno e
anche sorprendente in alcune risposte che riguardano il movimento roots.
All Children Believe in Heaven è il tuo quarto disco e
in Italia era molto atteso. Anche se il tuo stile rimane inconfondibile
mi sembra siano cambiate molte cose, dai musicisti al sound che sembra
abbandonare certi suoni roots. E' solo un episodio o la strada del
futuro ?
I
musicisti non hanno avuto mai molto a che fare con il sound degli
altri dischi. Non fraintendermi, sono fantastici, ma la maggior parte di
loro semplicemente suonano le parti che ho scritto io. Hanno tutti il
loro stile personale ma solo Don Parry si è scritto le sue parti (nei
Rigalattos). Dal punto di vista del suono Doug Fugisawa è probabilmente
quello che manca di più nel nuovo disco. I primi due dischi avevano
molti musicisti che in qualche maniera contribuivano al suono ma
comunque ero sempre io che suonavo la maggior parte delle chitarre
ecc…
Il sound è cambiato nel nuovo disco ma non a causa dei musicisti.
Sarebbe stato troppo costoso spiegare molto di questi concetti ad una
band pagando lo studio di registrazione a ore. Alla fine è stato più
semplice suonare la maggior parte delle parti da solo. Non ci sono così
tanti sample e loop sul disco come si potrebbe pensare. La maggior parte
dei suoni elettronici sono prodotti semplicemente dalla mia chitarra
distorta con tremoli diversi e cose del genere. E’ stata registrata
direttamente su pc (come “Ten New Songs” di Cohen) e
quindi viene percepita quasi come se fosse iper-reale, molto pulita e
moderna. Non mi sono mai davvero considerato un musicista roots ma penso
che molte persone l’abbiano fatto. Trovo che molti musicisti sembrino
roots perché riempiono il loro sound di strumenti acustici ma è
assolutamente finto come l’N-sync. La popolarità del roots sta
facendo sì che passino molti “falsi”. E’ difficile che le persone
capiscano la differenza. Sto solo cercando di virare dalla moda. Il
nuovo sound è solo una reazione a questa nuova ondata di cantautori del
cazzo. Ovviamente è solo un episodio, però mi ha fatto trovare molti
nuovi fan in Nord America. C’è più chitarra che negli altri dicchi e
più percussioni naturali. Il futuro è ancora completamente aperto.
Non ti sembra che iniziare un disco con un pezzo di oltre dieci
minuti possa essere una operazione discutibile dal punto di vista
commerciale ?
St. Hallelujah è lunga lo ammetto. Il suo concetto è quello
di un’autostrada americana - lunga e ripetitiva con molte cose belle e
interessanti lungo la via. Entra in macchina, alzala al massimo e guida.
Avrà più senso. Per strano che possa sembrare, la sua lunghezza è
stata lodata quaggiù. E’ pazza ed epica e aiuta a sbarazzarsi dei
senza fede e di quelli con la mente chiusa.
In Italia il disco ha avuto pareri discordi mentre in altri
parti d'Europa è stato accolto con entusiasmo dalla critica. Cosa ne
pensi ?
Penso
che sia il modo con cui ci si accosta al nuovo. Se la gente pensa che
sia un errore, va bene. Le persone hanno bisogno di commettere errori se
vogliono crescere. In qualche modo è la cosa più importante che abbia
fatto perché tira fuori le opinioni dalle persone. Sapevo che era
rischioso quando l’ho concepita e anche John Shepp ha cercato di
convincermi ad uscirne all’inizio. Alla fine, le canzone e la mia
volontà di provare cose nuove l’hanno conquistato e ora l’adora. Ho
già avuto un critico che l’ha demolito e poi ritrattato per iscritto,
scusandosi. Le canzoni hanno forza e per la maggior parte dei fan questo
basta. Sono pronti a fare il viaggio con me e come ho detto ha portato
la canzone d’autore ad un pubblico diverso, devo semplicemente seguire
i miei istinti. Ci sono troppi Ryan Adams e camionisti in
questo mondo e io non voglio diventare così. Gram Parsons e Duane
Allman sono morti e rilavorare le loro idee sarebbe stupido. Non ho
paura di prendermi dei rischi se ciò mi porta ad un altro livello. Fa
male sapere che a qualcuno non piace, ma qualunque cosa crei un
musicista ci sarà qualcuno a cui non piace.
Quanto incide la tua passione per il cinema nella stesura dei
testi ?
I
film sono probabilmente la mia influenza più forte. Tutti i miei
registi preferiti rischiano e cercano di uscire dalle scatole in cui le
persone vorrebbero rimetterli. Il cinema sta ancora avanzando come arte,
la musica no. I film mi hanno aiutato così tanto nella mia vita.
Preferisco spingere in là i confini piuttosto che rifare "Exile on
Main Street" per il resto della mia vita. Scorsese può fare un
film come "Raging Bull" e poi "the King of
Comedy" o "Kundun" e poi farli seguire da "Gangs of
New York". Questo confonde i critici ma lo rende acro al pubblico.
Questo è il modo in cui mi piace accostarmi alla musica. I miei album
sono come dei film per me, ritratti di vite raccontate (spero) in molti
modi diversi.
Il brano We're
All Here mi ha colpito particolarmente ....welcome to the land of the
murdered love story. Come nasce una canzone così ?
"We're All Here" è come una sorella di “The Worst
Friend”, “Land of Plenty” “If You Want Me I’ll Be Drinking”
e “What Am I Doing Here”. Ispirata molta dalle vite tristi e
infrante di persone che ho conosciuto crescendo dalle parti di Pt.
Roberts. Persone mutilate nel cuore che pare non riescano proprio a
vincere. Non riescono ad usare il trucco di farsi perdonare e stanno
sempre lì a farsi spezzare il cuore e a spezzare quello degli altri.
Queste canzoni mi vengono fuori, non so perché. Mi sa che per molte
cose sono anch’io una di queste persone.
Forse è solo una mia impressione ma in sala d'incisione sembra
quasi tu voglia "sporcare" la timbrica della tua voce?
In effetti pensavo che la mia voce venisse fuori più pulita
perché non sto più fumando tanto. Ma non sono così ruvido.
Ho coscientemente fatto lo sforzo di pronunciare tutto di più perché
ho la tendenza a strascicare molto quando canto ma oltre a quello non ci
ho pensato più di tanto.
Accetteresti la collaborazione di produttori come ad esempio
Daniel Lanois e T-Bone Burnet o preferisci autoprodurti per avere
completa libertà nelle scelte ?
Certo che mi piacerebbe moltissimo lavorare con Lanois, e’
uno dei miei eroi musicali. Mi piace anche T-Bone, ma Lanois è un
figlio di puttana coraggioso che davvero si butta fuori. Lascerei
perdere tutto per lavorare con lui ma dubito che abbia mai sentito
parlare di me.
In Inghilterra dopo l'ondata del movimento "new
acustic" è tornato alla grande il rock. E' così anche in Canada?
Sì
e come ho detto, sta tirando fuori un sacco di falsi che credono di
sembrare I Pearl Jam di tre anni fa. Alcune cose sono buone ci sono, ma
per la maggior parte è sempre la solita merda, con una produzione che
suona roots. Tutti recitano la parte di Gram Parsons o Lucinda Williams
e visto che ce n’è così tanti, alcuni critici non capiscano la
differenza. E’ la solita storia - hai bisogno di soldi per fare i
dischi quindi se non fosse popolare qui, le case discografiche non
pagherebbero per fare i dischi. E’ ancora un business per la maggior
parte delle persone e queste vanno dove ci sono i soldi . "O
Brother Where Art Thou?" (Fratello dove sei) ha fatto molte
cose buone ma ha anche creato un carrozzone e una tonnellata di cazzoni
ci stanno saltando su.
Quanto influenzano la tua musica questa mode ?
Non
molto come avrai potuto capire dalle mie risposte, tendo ad andare
contro il flusso. Mi piacciono le Destiny's Child molto di più di
Ryan Adams. Ironia a parte penso che loro abbiano lavorato duro e che
abbiano del gran talento. Fanno musica pop e non stanno
imbrogliando nessuno. Johnny Cash è morto e porterà nella
gente un'ondata "popolarità nostalgica". E' stato sempre
grande e mai alla moda. Ha cantato delle canzoni dei Nine Inch
Nails prima di morire e stava lavorando con Rick Rubin (uno dei
fondatori dell'etichetta americana Def-Jam). Ha ascoltato i Beastie Boys
e tanti altri fregandosene di categorie e mode. Fatta eccezione per le
modelle ...noi tutti amiamo le modelle.
So
che hai appena partecipato ad un concerto tributo per Johnny Cash.
Proporrai qualche sua canzone dal vivo ?
Sì lo faro. Probabilmente "Drive On" & "Get
Rhythm"; ho fatto cover di Cash da quando ero bambino. Lo adoro.
Anche lui è un mio eroe.
Warren Zevon se ne è andato dicendo di essere fortunato avendo
vissuto come Jim Morrison ma trentanni in più. Come vivi la tua vista
di artista?
Sono
stato molto fortunato considerando come sono stato stupido in questi
anni, ma non si può troppo cambiare la propria natura. Sto cercando di
rallentare ma faccio fatica ad avere a che fare con le persone e le loro
opinioni e con la vita in generale. Suonare è uno strano mestiere e non
può mai rendere tutti felici. Non sono come dovrei essere ma sono
meglio di quanto non fossi. Mi mancherà Warren Zevon. Era un altro
figlio di puttana coraggioso che faceva sempre le sue cose. Sta
certamente tenendo dio di buon umore. Sempre dietro a far vedere
qualcosa di triste o di divertente sugli angeli e i santi. Jim Morrison
è probabilmente nel limbo, ossessionando qualche povera ragazzina,
sussurrandole poesie sdolcinate nelle orecchie, sperando di segnare
nell’aldilà, ancora grasso e disgustoso, ma invisibile ora.
Alcune canzoni come Goodnight Forever Montgomery Cliff
o They Love Each Other sono davvero belle e in concerto
acquisteranno ancora più spessore, non credi sia ora di pensare ad un
disco dal vivo ?
Ho intenzione di fare un CD dal vivo dei tour da ora
all’estate del 2004. Lo chiamerò "Bring Me the Head of
Savage Henry" o "Have Faith, Will Travel".
Registrerò senz’altro qualcuno degli show italiani.
Si dice che in gennaio sarai in Italia con una super band, è
così ?
Sì la nuova band è fantastica! Ogni genere di sorprese! Vi
prometto un grande show con un sacco delle vostre canzoni preferite e
con versioni interessanti di quelle nuove e anche qualche cover
inattesa.
Altri progetti per il futuro ?
Be’… ho intenzione di produrre qualche CD di qualcun altro,
compreso quello di Andrea Parodi (nuovo disco che si intitolerà Soldati
ndr) e fare qualche lavoro di colonna sonora. Farò qualche video del
nuovo disco e un regista che conosco vuole scriver uno spaghetti western
che si chiama "All Children Believe in Heaven". Poi
farò il prossimo cd . Probabilmente sarà doppio, uno di canzoni
originali nuove, l’altro di cover tipo "Death Don't Have No
Mercy" del Rev. Gary Davis e molte delle mie preferite. Userò
la nuova band e una serie dei miei vecchi amici. Probabilmente si
chiamerà "Willie-Dixon-God-Damn!" e sembrerà un’esplosione
a Bourbon Sreet. Speriamo che nessuno si faccia male.
Grazie a Claudia Cantaluppi per la
collaborazione
Maurizio
Pratelli
|