THE GANG & LA MACINA |
Sabato 22 gennaio 2005 - ore 21,30 Regoledo di Cosio Valtellino(SO)
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Le foto...
LA MACINA + THE GANG
Le radici e le ali
Nel 2004 il cantante rivelazione del rock italiano è un signore dai capelli e la barba bianchi. Si chiama Gastone Pietrucci e insieme al suo gruppo, La Macina, da trentacinque anni si dedica con tenacia e passione inesausta a mantenere vive le tradizioni musicali delle Marche e dell’Italia Centrale nel migliore dei modi: frequentando con pazienza i contadini e le vecchie operaie delle filande, imparando da loro rispettosamente. Gastone canta con vigore e passione, la sua voce è potente e calda, spazzerebbe via l’intera Sanremo in mezza canzone.
In un’intervista recente ha raccontato che in Francia la radio nazionale trasmette il suo disco e gli ascoltatori si complimentano; in Italia, silenzio assoluto. Ogni tanto gli offrono delle comparsate in televisione, che lui rifiuta regolarmente perché gli ineffabili autori pretendono sempre, inesorabilmente, che canti indossando costumi tipici sul genere pastorello del presepe. E Gastone, a quasi sessant’anni, il pagliaccio non lo fa.
Il
suo nome circola al di fuori del circuito degli appassionati solo ora, dopo che
La Macina ha inciso un disco insieme a uno dei più valorosi gruppi rock
italiani, i conterranei Gang dei fratelli Severini: due esempi di
fierezza messi assieme, una “colla della memoria” e due reagenti che assieme
sprigionano forza e tenerezza; perché la tradizione, per dirla con Confucio,
non è vegliare sulle ceneri, ma saper coltivare le scintille e tenere acceso il
fuoco.
Le radici tradizionali della Macina e quelle più progressive dei Gang non hanno
creato alcun problema di integrazione, i suoni acustici e elettrici si
compenetrano con estrema naturalezza: la chitarra elettrica lascia emergere la
fisarmonica o il mandolino senza che si creino interferenze sonore, lo stesso
avviene con le voci di Marino Severini e Gastone Pietrucci.
“Il metodo per realizzare Nel tempo ed oltre, cantando (titolo preso da
un verso del poeta Alfonso Gatto) è stato lo stesso di sempre, quello
sincretico e classico della cultura popolare, che da sempre ha imparato a
convivere con l’orizzonte della sua stessa scomparsa e per questo, ogni volta,
riesce a creare e ricreare insiemi dotati di bellezza e utilità. Utilizzando
anche scarti e rifiuti delle culture dominanti. Raccontare è anche e
soprattutto comprendere. Ed è la condivisione della memoria che tiene unito il
senso del condividere, ciò che è comune, l’identità. Il custode della
memoria è colui che passa ai più piccoli una speranza per il futuro.
Raccontare cantando è ricordare, ma nel racconto c’è l’emozione e lì c’è
la chiave per la creazione di un immaginario nuovo. Indispensabile per il
futuro” (Marino Severini, The Gang).
LA MACINA
Gastone Pietrucci: voce
Roberto
Picchio: fisarmonica, voce
Marco Gigli: cembalo, chitarra, voce
Adriano Taborro: chitarra, mandolino, voce
THE GANG
Marino
Severini: voce, chitarra
Sandro Severini: chitarra eletrica
Francesco Caporaletti: basso
Paolo Mozzicafreddo: batteria
Fabio Verdini: organo, tastiere
recensione liberamente tratta dal sito www.festivalditorrechiara.it/gang.htm
ingresso 15 euro
prenotazioni telefoniche 347-2540493(ore serali)
ascolta i loro brani MP3 sul sito
http://musica.virgilio.it/extra/macina_gang