LABORATORIO TEATRALE Q.M.

 

L’ABOMINEVOLE DONNA DELLE NEVI

SPETTACOLO TEATRALE LIBERAMENTE TRATTO DALL’OPERA  DI  JUAN RODOLFO WILCOCK

 

VENERDI’ 25 MAGGIO  2007 – ORE 21.15

TEATRO FRASSATI – REGOLEDO DI COSIO

Attori:

ALBERTO  PINI

BARBARA  DEVIZZI

CHIARA MILANI

CHRISTIAN  GIANERA

CRISTINA  MONTECALVO

ELENA MILANI

FERNANDA  BIGIOLLI

MARINA  MARTINELLI

PIETRO  MATTARUCCHI

RICCARDO POLA

SANDRA RONZIO

SIMONA MICHELETTI

STEFANO SUTTI

VALERIE SEVERIN   

 

Audio e luci : ANGELO MORONI

 Scenografia e costumi :  LABORATORIO TEATRALE QM

 

REGIA: GIGLIOLA AMONINI

 

NOTE ALLO SPETTACOLO: Scritta fra il 1964 e il 1968, L’Abominevole donna delle Nevi,  è un’opera di agghiacciante attualità.

Con guizzante invenzione verbale illustra la demenzialità quotidiana, spesso qui anticipata nei suoi più recenti sviluppi, mentre sopra un assoluto grigiore esistenziale,  aleggiano  versi dolcissimi e desolati. Wilcock infatti amava la concisione e, come una volta egli stesso precisò: “la concisione porta naturalmente al verso: il verso è il discorso conciso per eccellenza”.

 

JUAN RODOLFO WILCOCK  : nasce  a Buenos Aires il 17 aprile del 1919, da padre inglese Charles Leonard Wilcock e da Aida Romegialli,  argentina, di origine italiana e svizzera. Stringe amicizia con Silvina Ocampo, Adolfo Bioy Casares e Jorge Luis Borges, che egli stesso definirà costellazione e trinità di gravitazione della sua opera. E’  autore di opere di poesia, di prosa e di teatro oltre che di numerose traduzioni. E’  morto a Lubriano (Viterbo) nel marzo del 1978.

 

IL LABORATORIO TEATRALE DEL QUADRATO MAGICO

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Siamo i mercanti cupidi
che pur essendo stupidi
e privi di decoro
accumuliamo l'oro

abbiamo le unghia rose
e le dita lebbrose
a furia di grattare
l'argento delle bare

Con dei pretesti futili
vendiamo oggetti inutili,
e i poveri ci danno
tutto quel che hanno.

Fremiti delicati
dei commerci vietati
fra transazioni bieche
profumo d'ipoteche!

Torvi,cattivi e brutti
come una schiuma grigia
scivoliamo sui flutti
dell'umana ingordigia.

E la stessa sfrontatezza
della nostra ricchezza
ammanta di potere
le nostre forme nere.

  

                                               J.R. Wilcock

 

 

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