Tredicesima edizione
QM Live Festival Concerti 2012-2013
Programma   (Clicca sul nome dell'artista per dettagli)
Teresa De Sio "Acustica" (Italia) sabato 27/10/2012
Josemi Carmona Flamenco Group (Spagna) sabato 17/11/2012
Piccola Orch.Apocrifa di G.Cordini (Italia) domenica 2/12/2012
Focus (Gospel/Usa) sabato 22/12/2012
Nada & Fausto Mesolella (Pop/Italia) sabato 12/1/2013
Cheap Wine (Rock/Italia) sabato 26/1/2013
Marcotulli/Biondini/Girotto (Jazz/Italia) sabato 9/2/2013
AREA Reunion Tour (Italia) sabato 9/3/2013
Motion Trio (New Fisa/Polonia) sabato 6/4/2013
Alan Kelly Gang + Eddi Reader (Folk Rock/Irlanda) sabato 4/5/2013

Biglietto posto unico con poltrona numerata: 18€.
Disponibili nelle prevendite (vedi a fondo pagina).

Auditorium S.Antonio di Morbegno
Concerti del 2/12/2012 e 26/1/2013 Teatro Frassati di Cosio V.

Inizio concerti ore 21:30 (scarica programma pdf)



QM Live

 

Con il contributo di:
Comune di Morbegno, Comune di Cosio Valt.no, BIM, Fondazione Mattei, Pro Valtellina, Provincia di Sondrio.

In collaborazione con:
Consorzio Turistico Porte di Valtellina di Morbegno.

Un grazie a tutti gli sponsor privati.






desio
Sabato 27 ottobre 2012
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

TERESA DE SIO

Teresa De Sio: Voce e chitarra acustica
Sasà Flauto: Chitarra acustica e cori
Her: Violino e cori
Pasquale Angelini: cajon e percussioni

Il primo appuntamento della stagione musicale del Q.M. Live è stato sicuramente più di un canonico concerto. L’ensemble acustico di Teresa De Sio, sabato sera all’auditorium di Morbegno, ha offerto oltre alla musica folk, di cui la cantautrice napoletana è indiscussa interprete, un set arricchito da poesia, teatro, nonché riflessioni di storia e filosofia. La parte iniziale dello spettacolo ha previsto un sentito omaggio ai poeti e maestri Matteo Salvatore ed Enzo Del Re, dando spunto all’artista napoletana per un excursus sull’importanza della storia, soprattutto quella scritta dai perdenti, dalle persone emarginate, che hanno potuto rendersi visibili grazie alla poesia ed alla canzone popolare. La bravura di Teresa nell’esposizione della poesia “O Ragù” di Eduardo De Filippo, legata ad una tematica ricorrente, quella sulla fame, ha dato la vera dimensione di questa donna forte, dalla mimica inconfondibile e dotata di una teatralità non comune. Non poteva mancare del materiale su Mimmo Modugno, “Lu Brigante”, in versione delicata e suadente, ha ricordato ai presenti l’alta poetica del cantautore pugliese. Restando in tema ha poi cantato “Brigantessa”, quasi un grido di battaglia e distinzione, tratto dall’ultimo lavoro “Tutto cambia”, uscito nel 2011. Altro tema di serata, i ‘miracoli’, il rapporto con l’arcano ed il misterioso, assai presente nella cultura popolare. Per illustrare l’argomento ha commosso ed affascinato con la poesia di Raffaele Viviani: “Cosce ‘argiento”, inusuale preghiera di una madre per ridurre il figlio paraplegico a nuova paralisi dopo che le protesi metalliche l’avevano reso capace di inattesa vitalità distruttiva. Di Ernesto Murolo ha declamato “O miercurì d’A Madonna “, invocazione di una madre in nome di tutte le madri, alla Madonna del Carmine affinchè interceda per salvare mariti, fratelli, ma soprattutto i figli ancora al fronte, dopo averne già persi ben due. L’attacco seguente con il brano “Quando tornammo a nascere”, basato sul desiderio di essere sia pur pesci od uccelli, ma non sottomessi, in un ipotetica nuova vita. Per illustrare il percorso di rielaborazione del noto capolavoro di Fabrizio De Andrè ,“Creuza De Ma” divenuto “Na strada miezzo o mare” ha ricordato la potenza e la ricchezza del dialetto come forma espressiva e l’amore del grande genovese per le asimmetrie di Napoli e della sua popolazione. Per il finale ha riservato due sue composizioni in sequenza: “L’amore assoluto”, un pezzo sul più misterioso e potente sentimento umano e “Non dormo mai tutta la notte”, condizione che spesso rende ancor più creativi, gli individui. Il titolo dell’album e dello spettacolo è una traduzione di una ballata di Julio Numhauser, portato al successo da Mercedes Sosa. I componenti del quartetto: Sasà Flauto alla chitarra, Pasquale Angelini alle percussioni, Erma Pia Castriota (H.E.R.) al violino oltre a Teresa voce e chitarra, hanno coinvolto il pubblico nel giocoso accompagnamento vocale. Il testo di “Tutto cambia” ha dato spunto per un’accorata riflessione sulla condizione della città partenopea ed alla lettura di un suo monologo: “Natale in casa D’Onofrio”. Anche il rap ha fatto capolino, con “Into Rione”, racconto duro e disilluso sulla vita nei vicoli, mentre per gl’immancabili bis due trascinanti ‘tarante’ hanno chiuso una serata dal tipico sapore “folk” italico.
Ufficio Stampa Quadrato Magico.


carmona
Sabato 17 novembre 2012
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

JOSEMI CARMONA
”El mejor guitarrista de su generación“. (Paco De Lucia)

Josemi Carmona: chitarra solista
Carlos Carmona: seconda chitarra
Santiago Cortinas 'Kiki': canto
Manuel Motos 'Bandolero': percussioni
Paloma Fantoba: ballo

Com’è ormai d’abitudine da alcune edizioni, la stagione del Quadrato Magico Live prevede il consueto appuntamento con l’universo flamenco. Musica, ballo ed uno stile di vita, di pensiero dai forti connotati, una cultura riconoscibile, fortemente ancorata alle tradizioni del mondo gitano, ma che grazie ad artisti come Josemi Carmona cerca aperture, contaminazioni con generi come il jazz, la bossa nova, le sonorità caraibiche. Sabato sera all’auditorium di Morbegno, il numeroso pubblico presente ha potuto apprezzare per intero la forza dirompente del suo quintetto. La parte basilare dell’espressione flamenca, il cante affidato alla voce di Santiago Cortinas, in arte ‘Kiki’, si è mirabilmente intrecciata con le armonie strumentali di Josemi e Carols Carmona, il percussionismo di Manuel Motos ed il pirotecnico baile della giovane Paloma Fantoba, vera catalizzatrice dello spettacolo, salutata da autentiche ovazioni, autrice di performance, capaci di trasmettere intense emozioni, sia nei lenti, languidi movimenti carichi di dolcezza e nostalgia, sia nei travolgenti passaggi in cui la foga ed il ritmo incalzante assumevano un ruolo preponderante. Nel concerto, ma anche nell’ultimo lavoro ‘Las pequenas cosas’, l’artista madrileno ha reso omaggio all’Opera italiana, proponendo un sobrio arrangiamento di ‘Tosca’ e del ‘Nessun dorma’ di Puccini, rivisitando con gusto la colonna sonora di ‘Gran Torino’ di Clint Eastwood, dimostrando un’apertura totale a suoni ed a melodie di diversa estrazione. Per all’aspetto emozionale della serata, una menzione a parte merita il canto, a tratti un lamento quasi ancestrale che come amava affermare il poeta Federico Garcia Lorca, ”…sembra partire non dalla gola, ma salire dall’interno, a cominciare dalla pianta dei piedi”. L’aspetto tecnico, l’uso scolastico del mezzo vocale è di secondaria importanza, ciò che conta è il saper ‘colpire’ allo stomaco, come una pugnalata; non a caso nel ricordare la sua collaborazione con Paco De Lucia, Josemi e ‘Kiki’ hanno interpretato una ‘Dos punales’, tutta alma y corazòn. Sono questi ingredienti ad aver reso popolare ed attraente il flamenco, non ultimi i testi, che attingono prevalentemente a storie di amori tormentati, famiglie rovinate e da temi ricorrenti come lontananza ed ingiustizia. Spettacolo a sé ha fatto la bailaora Paloma Fantoba, capace di incantare il pubblico con un ballo energico e affascinante. Per il finale i musicisti hanno scelto un allegro e giocoso saluto, tipico dei locali andalusi, in una cornice intima e famigliare, ricca di ironia e passionalità.
Ufficio Stampa Quadrato Magico.

poa
Domenica 2 dicembre 2012
Cosio V.(SO) - Teatro Frassati di Regoledo, ore 21:30

GIORGIO CORDINI e
PICCOLA ORCHESTRA APOCRIFA

Omaggio a De André - "La Buona Novella"

Formazione:
Giorgio Cordini:bouzuki e chitarra
Alessandro Adami: voce solista
Stefano Zeni: violino
Enzo Santoro: flauto
Elena Laffranchi: viola
Daniela Savoldi: violoncello
Gaspare Bonafede: hang/percussioni
Maria Cordini: voce
Maria Alberti: voce

Assistendo all’ottimo concerto della Piccola Orchestra Apocrifa Di Giorgio Cordini, domenica 2 dicembre nella ‘rassicurante’ cornice del teatro Frassati a Cosio Valtellino, una breve ma profonda riflessione del grande genovese, sul senso e l’attualità del suo quarto lavoro ‘La Buona Novella’, si staglia oltre ogni altra considerazione ed è giusto e doveroso riportarla come De André la rilasciò alla stampa: "Nel 1969 eravamo in piena rivolta studentesca; i miei amici, i miei compagni, i miei coetanei hanno pensato che quello fosse un disco anacronistico. Mi dicevano: "cosa stai a raccontare della predicazione di Cristo, che noi stiamo sbattendoci, facciamo a botte per cercare di difenderci dall'autoritarismo del potere, dagli abusi, dai soprusi." .... Non avevano capito, almeno la parte meno attenta di loro, la maggioranza; che ”La Buona Novella” è un'allegoria. Paragonavo le istanze migliori e più ragionevoli del movimento sessantottino, cui io stesso ho partecipato, con quelle molto più vaste spiritualmente, di un uomo di 1968 anni prima, che per contrastare gli abusi del potere, i soprusi dell'autorità si era fatto inchiodare su una croce, in nome di una fratellanza e di un egualitarismo universali."
Erano gli anni della rivolta studentesca e di forti gesti di protesta in nome della libertà ed il significato profondo di questo capolavoro, quello dell’uomo capace di donare la propria vita per salvare l’intera umanità era per De André quanto di più rivoluzionario si potesse esprimere. Nei testi emergono le figure di coloro che nella sua morte hanno trovato una speranza, come il ladrone Tito, capace di provare vera umanità: “Io nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore”. La vita di Gesù è raccontata da chi ha sfiorato la sua esistenza terrena. La figura che emerge prepotentemente è quella di Maria, privata dell’infanzia, rinchiusa nel tempio , data in sposa ad un uomo vedovo ed anziano, vittima di misterioso concepimento ed infine straziata dalla crocefissione dell’unico figlio. In definitiva Faber ci ha dato una visione assai umana e allo stesso tempo terrena dell’uomo di Nazareth, sublimata dal testo della conclusiva ‘Laudate Hominem’: “ Non voglio pensarti figlio di Dio, ma figlio dell’uomo, fratello anche mio”. Giorgio Cordini, chitarrista storico di De André ha voluto proporre il lavoro come fosse una lunga pièce, senza pausa alcuna, inserendo come suggello ‘ Si chiamava Gesù’, scritta due anni prima, ma probabilmente premonitrice del capolavoro del ’69. Altri brani riproposti con gusto e personalità dal vasto repertorio: “La città vecchia”, “La guerra di Piero” strumentale, con un intro di hang drum del percussionista Gaspare Buonafede e del bouzouki di Cordini. Ed ancora “Recitativo” con un uso ben modulato della voce assai evocativa di Alessandro Adami, seguita da una “Sidun” piena di pathos. Infine le immancabili “Volta la carta”, “Bocca di rosa” e “Il pescatore” con la sezione archi in evidenza e l’accompagnamento dal numeroso pubblico. Nei generosi bis la Piccola Orchestra ha inserito la commovente “Canzone dell’amore perduto”, il traditional anglosassone “Geordie” e “Andrea s’è perso”. Dopo una serata trascorsa coccolati dalla poesia e dalla graffiante ironia di Fabrizio, la sua lucida intelligenza, il suo anticonformismo sembrano mancare maledettamente all’attuale panorama musical-culturale italiano. Grazie al progetto di Cordini ed alla sua bella Orchestra per averci offerto una serata di intensi ricordi e velata nostalgia.
Aldo G. (Ufficio Stampa QM)

focus
Sabato 22 dicembre 2012
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

F.O.C.U.S. Sound of Victory
Formazione:
Mr Michael Brown: voice
Ms Laura Wilson: voice
Ms Chelsea Oats: voice
Mr Lavonta Green: voice
Ms Viennesse Scott: voice
Mr James Rollerson: voice
Mr Justin Keitt: keyboard/piano

Dopo l’ennesima riuscita del concerto prenatalizio di sabato 22 dicembre a Morbegno, in un auditorium S. Antonio completamente gremito, si può senza dubbio affermare che la Valtellina si sta scoprendo terra fertile per la musica gospel. Per l’associazione Quadrato Magico l’introduzione di un appuntamento dedicato al genere, ha rappresentato un’escalation di soddisfazioni per presenza di pubblico e qualità delle proposte. Il gruppo che si è esibito sabato sera, proveniente dal South Carolina ha alternato brani celeberrimi della tradizione come “Down by the Riverside”, potente inno contro ogni guerra,“Kumbaya”, invocazione per la venuta del Signore e l’immancabile “Oh Happy Day” abilmente affrontata dai F.O.C.U.S. dilatandone la durata in modo gioioso con la complicità del pubblico, a momenti marcatamente pop - soul, culminati nel tributo a Withney Huston, dove le coriste: Chelsea Oats, Laura Wilson e Lavonta Green, hanno dato sfoggio di grande estensione vocale e perizia tecnica. Citazione anche per la straordinaria Aretha Franklin, iniziata alla musica gospel dal padre predicatore battista ed ancor oggi punto di riferimento per le nuove interpreti. Le tipiche songs della tradizione natalizia cristiana come “Jingle bells”, interpretata con tocco swingato, “Silent Night” per le voci maschili di Michael Brown, James Rollerson, Justin Keitt e Viennesse Scott e “We wish you a merry Christmas” sono state arrangiate e personalizzate dall’Ensemble, nato nel 1997 a Charleston e da allora ben presente nelle classifiche di contemporary gospel americane. Nel concerto la coralità, lo spirito d’amicizia e l’impegno per portare il messaggio di fede e amore oltre i confini delle numerose comunità battiste d’America è emerso con decisione, coinvolgendo anche gli spettatori più restii ad esternare le proprie emozioni, la propria interiorità in un evento dai forti connotati spirituali. Il finale con le conosciutissime “Hey Men” e “When the Saints go marching in” hanno sciolto gli ultimi freni inibitori, riproducendo in sala il classico clima delle funzioni religiose battiste. Grande carica di simpatia e professionalità infine, nell’improvvisare sul nostro italianissimo “Buon Natale” un ritmo indiavolato che ha messo a dura prova la struttura del palco morbegnese. Con l’ultimo concerto del 2012 auguriamo serene festività e l’auspicio che lo spirito di allegria e fraternità trasmesso dai F.O.C.U.S. possano contagiarci. Prossimo appuntamento, il 12 gennaio all’auditorium di Morbegno, con il concerto di Nada e Fausto Mesolella. Nell’augurare buone festività, Quadrato Magico ringrazia ancora una volta, tutti gli sponsor pubblici e privati che sostengono con il loro contributo il festival. In particolare il Comune di Cosio Valtellino (per i concerti che si tengono al Teatro Frassati) e soprattutto il Comune di Morbegno per l’importante contributo nella realizzazione dei concerti che si tengono presso l’auditorium S.Antonio.

Ufficio stampa Q.M.
nada
Sabato 12 gennaio 2013
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

NADA & FAUSTO MESOLELLA
Nada Malanima: canto
Fausto Mesolella: chitarra ed effetti

Con una bella cornice di pubblico, l’associazione Quadrato Magico ha festeggiato nel migliore dei modi il suo centocinquantesimo concerto. A rendere speciale l’evento l’intramontabile Nada, con la complicità del chitarrista Fausto Mesolella. La cantante livornese, volto caro a chi l’ha vista calcare con grande naturalezza la “vetrina” sanremese nei primi anni settanta, (tutti ricordiamo il suo esordio poco più che quindicenne) ha conservato intatta la propria leggerezza interpretativa, trasmettendo al pubblico la sensazione che il palcoscenico è il luogo ideale dove esprimere la propria personalità. Non di sola musica si é cibata Nada, il teatro, la televisione e dal 2003 la scrittura hanno confermato la sua statura di donna ed artista in perenne evoluzione. “Il cuore è uno zingaro” è stato il pezzo d’apertura; il giusto riconoscimento alla canzone che le ha donato consapevolezza e notorietà non solo in ambito nazionale. La voce quella di sempre, leggermente roca e sensuale, arricchita da sfumature sedimentate negli anni, l’uso del corpo e la giocosa gestualità, hanno confermato l’idea di eterna ragazza. Con la successiva “Come faceva freddo” di Piero Ciampi ha toccato la parte nostalgica, quella del sentimento verso un poeta musicista unico, geniale ed irriverente, dolce ed aspro che “ha cambiato la mia vita” ha candidamente sottolineato prima di interpretare il testo struggente. Nello spettacolo ha cantato anche due brani della tradizione popolare “Maremma amara” e “La porti un bacione a Firenze” entrambe dedicate a luoghi differenti, ma capaci di infondere ricordi e malinconie alle persone che hanno dovuto allontanarsene. Con “Amore disperato” impreziosito da un arrangiamento molto ritmato di Mesolella si è passati agli anni ottanta, il brano vincitore del festivalbar 1983 ha ottenuto il picco di applausi, a pari merito con “Ma che freddo fa” altro brano manifesto della sua carriera. Per dare un cambio di ritmo all’esibizione lo storico chitarrista degli Avion Travel ha sapientemente virato con uno strumentale ricco di colore e fantasia sulla celeberrima “Libertango” di Astor Piazzolla, confermando la maestria esibita lo scorso anno in compagnia di Mimmo Epifani al teatro Frassati. La seconda parte ha visto in sequenza tre brani sull’eterno tema agrodolce dell’amore. “Guardami negli occhi” in cui recita filosoficamente: “…non voglio più sapere se è meglio dire o fare per esistere”. “Luna in piena” del 2007 in cui sottolinea la forza ed il coraggio femminile: “…sono la tua donna piena d'ombre, spingo la nave in rotta, sento una fitta al cuore non ho paura, voglio solo andare”. Infine “Senza un perché” elogio alla capacità di esprimere se stessi senza clamori, senza troppe parole “…non c'è niente di meglio che stare in silenzio e pensare al meglio”. Due i bis ottenuti dal pubblico al termine di un concerto memorabile; sincero l’affetto dell’artista nel saluto finale.
Ufficio Stampa QM

cheap
Sabato 26 gennaio 2013
Cosio V.(SO) - Teatro Frassati di Regoledo, ore 21:30

CHEAP WINE

Marco Diamantini: voce e chitarre
Michele Diamantini: chitarre e dobro
Alessandro "Fruscio" Grazioli: basso
Alan Giannini: batteria
Alessio Raffaelli: tastiere

Ciò che ha maggiormente colpito nel concerto è la naturalezza, la capacità di proporre grande musica, tenendo ben presente le proprie origini musicali, innovando ed arricchendo il progetto iniziale, senza però snaturarne lo splendido patrimonio genetico di chiara matrice “Americana”. Questa doverosa premessa per riconoscere ai pesaresi “Cheap Wine” la ‘diamantina’ coesione di gruppo, il prezioso contributo dei singoli al “sogno” comune . La parte ritmica affidata ad Alessandro Grazioli, basso ed Alan Giannini, batteria riesce a sostenere con forza, precisione e fantasia il notevole ricamo delle Fender Telecaster dei fratelli Michele e Marco Diamantini, mentre il tastierista Alessio Raffaelli ha impreziosito con interventi di sostanza e colore il suono underground delle passate stagioni. Sul palco i cinque hanno riproposto per intero l’ultimo “Based on Lies”, uscito nel 2012, lavoro che li ha consacrati, ottenendo consensi unanimi dall’intera stampa specializzata. Trovandoci in territorio montuoso, come brano per aprire la via all’arrampicata sonora è stato designato il brano omonimo, con il quale si sottolinea il momento storico che stiamo vivendo, basato su menzogne, ipocrisie ed inettitudini, fattori fondanti e aggravanti di un periodo storico assai buio. Dovendo dividere l’ascesa in due settori, la prima parte è stata caratterizzata da un ‘passo’ moderato in cui Marco Diamantini ha addolcito i toni con la sua Taylor acustica. La sequenza contenente: “A pig on a lead” ispirata ad un evento con protagonista il partigiano faentino Silvio Corbari, “The big blow”, “La buveuse” ispirata al celebre dipinto di Toulouse Lautrec, ”Lover’s Grave” ballata giocata tra chitarra e tastiere come la successiva “The stone” degna del miglior desert-rock dei primi Calexico, hanno permesso al pubblico di prendere confidenza con l’altitudine. La ‘guida’ Michele Diamantini a questo punto ha imposto il ‘passo spedito’ con “Mary”, possente cavalcata elettrica con Neil Young e Crazy Horse nel cuore, seguita da “Breakaway” frizzante come l’aria d’alta quota e “The sea is down” caratterizzata da una slide in perfetto Diamantini style. Tra speroni “Give me Tom Waits”, dolci avvallamenti “On the way back home” e paura di precipitare “Waiting on the door”, la vetta si è infine svelata nella sua bellezza eterea ed i nostri attingendo le ultime energie da “Freak show” album del 2007 hanno piantato il vessillo del ROCK intonando da ultimo un inno eterno, quel “Continuiamo a fare rock nel mondo libero” della guida di mille ascensioni Neil Young. Le mete che i “Cheap Wine” hanno raggiunto sono il frutto di duro lavoro, da band indipendente, salita senza ausilio di sherpa o bombole d’ossigeno, solo con dotazioni proprie, cuore, polmoni e cervello, alla Walter Bonatti per intenderci.
(Aldo G. - Ufficio Stampa Q.M.live)

marcotulli
Sabato 9 febbraio 2013
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

MARCOTULLI/BIODINI/GIROTTO

Rita Marcotulli: pianoforte
Luciano Biondini: fisarmonica
Javier Girotto: saxsofoni

Prendendo in prestito il titolo di un bel film del 1972 sulla vita della più grande cantante jazz, Billie Holiday possiamo sostenere che sabato 9 febbraio all’auditorium di Morbegno, un’altra grande del firmamento jazzistico ci ha proposto la sua personale versione di “The lady sing the... jazz”. La pianista Rita Marcotulli, coadiuvata da Javier Girotto ai sassofoni e da Luciano Biondini alla fisarmonica, ha sviscerato con personalità il suo ‘canto’ cristallino, leggero e sicuro. Dall’iniziale ‘Nanà’ composta per un film muto di Jean Renoir, alla successiva ‘L’amore fugge’ presente sul pluripremiato “Variazioni sul tema” del 2011, il trio ha dimostrato una suddivisione degli spazi ed un’alternanza di interventi mirabile. Sempre a firma Marcotulli i due episodi seguenti ’21 novembre’ e ‘Miguilim’ presente sull’album ‘Dialéktos’ dell’amica Maria Pia De Vito. Dopo l’esecuzione di ‘La strada invisibile’ brano solare con continui cambi di tonalità, si sono svolti alcuni duetti. Il primo con protagonisti Marcotulli-Girotto ad eseguire ‘Koiné’ già ascoltata nella collaborazione col sassofonista Andy Sheppard; brano caratterizzato da stoppature alle corde del piano percosse da dentro e da stridori provocati appoggiando sempre sulle corde oggetti vari per rendere il suono metallico. Il secondo duo, ad opera di Girotto-Biondini ha virato su melodie latine con l’esecuzione di ‘Ciudad’ tratto da “Terra Madre” lavoro del loro progetto “Aires Tango”. I due hanno viaggiato in sincrono, cercando equilibri e donando al brano sfumature intense. Non poteva mancare una cover, bella la versione di “The moon’s a harsh mistress” di Jimmi Webb, come pure la conclusiva ‘In Between’ che dà anche il nome di un progetto di Rita; artista capace di muoversi in diversi contesti, quindi poco catalogabile. A tal proposito ha dichiarato che “In Italia si pecca di mania di paragoni. Il jazz non è musica "eseguita", come la classica, ma parla di noi che la scriviamo. Per questo ognuno deve trovare una propria voce, unica ed irripetibile”. La musicista romana senza alcun dubbio questa voce, unica ed irripetibile l’ha trovata e sabato, l’ha voluta condividere con il pubblico presente. La sua cifra stilistica ci ha parlato di lei, non solo come compositrice e grande interprete della tastiera, ma come donna realizzata attraverso la propria arte. (Ufficio Stampa QM)
area
Sabato 9 marzo 2013
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

AREA
International Popolar Group
Reunion Tour

Patrizio Fariselli: pianoforte e tastiere
Ares Tavolazzi: basso
Paolo Tofani: chitarre e synt
Walter Paoli: batteria

Potrebbe suonare ingeneroso, per gli attuali componenti degli AREA citare una frase di Demetrio Stratos, (grande musicista e personaggio di spicco della cultura italiana degli anni settanta), per definire la musica e gl’intenti del gruppo, ma l’affetto e la stima che ancora legano i compagni di tanti lavori al vocalista storico, va oltre tale sgarbo. A chi sosteneva che la loro musica fosse di difficile catalogazione il cantante di origine greche rispondeva: “Questo gruppo vuole coagulare diversi tipi di esperienze: fonde jazz, come il pop, la musica mediterranea e la musica contemporanea elettronica. La problematica qual è? Abolire le differenze che ci sono fra musica e vita. Gli stimoli che trae questo gruppo vengono direttamente dalla realtà, trae spunto dalla realtà; e dalla strada, chiaramente. “ Esattamente questo è emerso nel concerto tenutosi sabato 9 marzo all’auditorium S.Antonio di Morbegno con una folta cornice di pubblico. Non solo seguaci della prima ora, ma anche parecchi giovani, attenti al percorso passato e presente dell’attuale quartetto. L’elettronica, la tecnologia sperimentale, l’uso massiccio di congegni per campionare e modificare il suono sono ancor oggi, assieme alla voglia di divertirsi proponendo un sound personale ricco di stili ed influenze, il loro marchio di fabbrica più evidente. Un esempio in tal senso è l’ideazione e la successiva realizzazione della Trikanta Veena, lo strumento suonato da Paolo Tofani, unita al MacBook Pro portatile, al MIDI Controller G10 ed ai joystick Nintendo. La base ritmica della coppia formata da Ares Tavolazzi e Walter Paoli ha basi più tradizionali e si amalgama con mirabile possenza alle diavolerie dei due solisti. Il repertorio proposto è stato interamente ispirato ai pezzi forti del passato e contenuti nel primo dei due cd che compongono il loro doppio “Area reunion tour 2012”. Pezzi come: ‘Arbeit macht frei’ , ‘Sedimentazioni ‘, ‘Nervi scoperti’, ‘Cometa rossa’, suonano ancora attualissimi e questo sottolinea il loro essere da sempre all’avanguardia nel panorama musicale. Unica intromissione nella scaletta il brano ‘Efstratios’, cognome originale del divino Dimitrìu, scritto nel 2005 da Patrizio Fariselli in memoria dell’amico prematuramente scomparso. Brano commovente, dalle sonorità delicate, esaltate dal suono dello Steinway and Son a coda. La divertente ‘Mela di Odessa’ e l’eterna lotta tra israeliani e palestinesi cantata in ‘Luglio, agosto, settembre nero’ con tintinnio di chiavi da parte degli spettatori, hanno acceso la fantasia e la consapevolezza che nonostante i quarant’anni trascorsi dalla stesura del brano nulla è cambiato nel panorama mediorientale, dolore e morte si sommano a distruzione di luoghi e persone di entrambe le fazioni.
Aldo G. (Ufficio stampa QM)


motion
Sabato 6 aprile 2013
Morbegno(SO), Auditorium S.Antonio - ore 21:30

MOTION TRIO
Janusz Wojtarowicz
Pavel Baranek
Marcin Gałażyn

Le Monde: "I tre fisarmonicisti polacchi stravolgono e si fanno beffe di tutti i modi abituali di suonare la fisarmonica e portano questo strumento “tradizionale” verso il futuro e la modernità, senza uso di effetti elettronici".

Liberation: "Coloro che percepiscono la fisarmonica come strumento arcaico cambieranno le loro opinioni totalmente dopo il concerto del Motion Trio ..."

Frankfurter Allgemeine Zetung: "Il Trio suona ad un livello assoluto, utilizzando suoni suggestivi ..."

"Si tratta di una musica totalmente nuova, un perfetto esempio di musica da camera polacca contemporanea", come si legge nel Gazeta Wyborcza.

Trio fondato nel 1996 da Janusz Wojtarowicz, leader e compositore della maggior parte del repertorio del gruppo, il Motion Trio rappresenta un fenomeno unico sulla scena musicale europea e mondiale.
La loro musica è un collage che spazia per i generi più disparati, dalla minimal music al jazz, al rock - in un percorso che ri-definisce la fisarmonica ed esplora paesaggi a prima vista lontani dalla tradizione dello strumento. Il trio rappresenta a meraviglia il movimento di rinnovamento culturale che ha investito da alcuni anni l'Est Europa, l'apertura verso culture e sonorità diverse che ha permesso di creare infusi particolarissimi di tradizione, musica minimale, jazz e rock. Il Motion Trio ha lavorato con artisti come Krzysztof Penderecki, Bobby McFerrin, Wojciech Kilar, Krzesimir Debski, Marta Ptaszynska, Trilok Gurtu, Michal Urabaniak, Tomasz Stanko, WDR Rundfunkorchester Koln, Deutches Filmorchester Babelsberg, Sinfonietta Riga, Sinfonietta Cracovia, Rio de Janeiro Orquestra do Teatro Municipal, Chamber Orchestra AUKSO.

Nel 2000 è risultato vincitore del Grand Prix alla IV Krzysztof Penderecki Modern Chamber Music Competition. Hanno, inoltre, tenuto una masterclass alla Università di Chicago e al Conservatorio Nazionale di Parigi. Nel gennaio 2008 il Motion Trio ha fatto il suo debutto alla Carnegie Hall a New York ottenendo un grande successo; nel dicembre 2008 il gruppo si è esibito alla Kozerthaus di Vienna. Il gruppo ha registrato cinque album e si è esibito in 36 Paesi. Al trio è stato conferito in Francia il premio “Gus Viseur” nella categoria “Musical Discovery of the Year 2006”.

Il Motion Trio suona su strumenti Pigini Sirius Millenium, donati dal Governo della Repubblica di Polonia.


Splendido concerto. Grazie Motion Trio!
kelly
Sabato 4 maggio 2013
Auditorium S.Antonio, Morbegno - H 21:30

ALAN KELLY GANG & EDDIE READER
Alan Kelly: fisarmonica
Steph Geremia: flauto, voce
Tony Byrne: chitarra
Maureen Browne: violino
Special guest
Eddy Reader: voce
John Douglas: chitarra, voce

Thank you very much Mrs Reader! Sabato 4 maggio, in occasione dell’ultimo concerto stagionale targato Quadrato Magico Live la cantante scozzese Eddi Reader ha donato a piene mani una performance davvero emozionante, carica di humour, dolcezza ed energia. A tal proposito un ringraziamento ed un sentito pensiero da tutta l’associazione, va a Gigi Bresciani patron di GEOMUSIC, che da fine conoscitore del panorama rock-folk anglosassone ha caldeggiato la venuta all’auditorium di Morbegno della Alan Kelly Gang, impreziosita dalla incantevole, intensa vocalità della bionda ragazza di Glasgow. Senza addentrarci in un resoconto dettagliato dei brani proposti da Alan Kelly: fisarmonica, Steph Geremia: flauto e voce, Tony Byrne: chitarra, Maureen Browne: violino, con ospiti la già citata Eddy Reader: voce e suo marito John Douglas: chitarra e voce; diciamo che il concerto ha tratto ispirazione principalmente da due lavori : “Small towns and famous nights”, del 2011 a firma Alan Kelly Gang e da un capolavoro assoluto della Reader del 2009: “The songs of Robert Burns” (vivamente consigliato agli amanti dell’Irish-folk) dedicato al grande poeta scozzese vissuto nella seconda metà del ‘700 e ritenuto un vero pilastro della storia di quel popolo. Tale progetto di ricerca, riscoperta e pubblicazione sono valsi ad Eddi la nomina a Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico! Reels e jigs si sono susseguite, trasmettendo alla platea buonumore, voglia di danzare e rappresentando in modo eloquente l’atmosfera che si respira nelle strade, negli spazi in cui si svolgono feste e raduni nella verde terra d’Irlanda. I brani struggenti, dall’andamento malinconico hanno sottolineato l’altra peculiarità del suono di quelle Lande. Tutto in questo genere musicale è portato ad estreme conseguenze. La danza è esplosione di vita, una manifestazione giocosa in cui il ritmo è padrone assoluto, al servizio dell’allegria popolare. La malinconia Irish, anche per l’uso di flauti dolci, violini e cornamuse è al contrario, più di un intimo momento, è l’alta rappresentazione in note della perdita, del non ritorno, della fine, ma anche l’alta sublimazione di un amore travolgente, un’eterna amicizia o un sentimento forte ancestrale per la propria terra. Questo popolo infatti non conosce mezze misure e la sua musica ne è piena testimonianza.
Aldo G. (Ufficio stampa QM)
Leggi la recensione di Elena Pescucci su "Resegoneonline"


QM Live

 

Con il contributo di:
Comune di Morbegno, Comune di Cosio Valt.no, BIM

In collaborazione con:
Consorzio Turistico Porte di Valtellina di Morbegno.

Un grazie a tutti gli sponsor privati.



Ingresso ai concerti con poltrona numerata: 18€

Abbonamento 100 euro
L'abbonamento prevede posto unico numerato sia in Auditorium che al Frassati.



Riduzioni:
Per universitari (presentare tessera) e minori di anni 18, ingresso a 10€ per tutti i concerti
I biglietti ridotti NON sono disponibili nelle prevendite, si possono prenotare telefonicamente.


Prenotazioni telefoniche:
Per i "fuori zona" è possibile prenotare telefonicamente il posto al concerto
chiamando la infoline QM al 340-93.34.780 (preferibilmente dalle 17 alle 21)
Avvertenza: il servizio di prenotazione telefonica è attivo nella sola settimana del concerto
Prima è disponibile il pagamento con bonifico bancario.
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PREVENDITE:
Morbegno:
Consorzio Turistico Porte di Valtellina (P.zza Bossi/Stazione) - tel 0342.601140
negozio Vanradio (via Vanoni) - tel 0342.612788
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Sondrio:
negozio La Pianola (via cesare Battisti) - tel 0342.219515

Cosio Valtellino (frazione Regoledo):
supermercato Crai Moiola (via Roma) - tel 0342.635767

Diritti di prevendita: 1€ per biglietto, 2€ per abbonamento





 

Quadrato Magico

associazione culturale

Cosio Valtellino(SO)

www.quadratomagico.net



Infoline 340-93.34.780 (17 alle 21)


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